Modulo ibrido del computer di bordo della stazione spaziale "MIR" (URSS, 1987)

Questo oggetto è un circuito integrato ibrido a film spesso del tipo di quelli utilizzati nel computer centrale di controllo della stazione spaziale sovietica "MIR", in orbita dal 1986 al 2001. Contiene vari componenti elettronici tutti a montaggio superficiale, tra cui integrati logici ECL a bassa densità, compresi alcuni in cosiddetto "open package", e transistor in miniatura. Sulla base delle poche informazioni reperibili in rete, il substrato (base) del modulo dovrebbe essere un circuito stampato a 4 strati sovrapposti. La tecnologia di fabbricazione deriva da quella impiegata nelle ultime generazioni di computer Argon (es. il modello 16). Preciso che questo modulo, come d'altra parte tutti quelli che si trovano in vendita in Internet, non è mai stato effettivamente in orbita (la MIR è andata completamente distrutta al rientro nell'atmosfera nel 2001) ma faceva parte di uno stock di parti di ricambio. E' tuttavia ugualmente molto interessante perché mostra la tipica tecnologia aerospaziale URSS degli anni Ottanta e Novanta. Non deve meravigliare la mancanza di componenti a larga scala di integrazione, presenti al contrario in altre applicazioni spaziali sovietiche come ad esempio il computer di bordo dello shuttle "Buran", in quanto i progettisti della MIR hanno preferito puntare sull'affidabilità e la resistenza alle radiazioni in vista di una lunga permanenza nello spazio piuttosto che sulle dimensioni, anche se il sistema non era comunque esente da malfunzionamenti occasionali. Il computer completo, denominato "Salut", ospitava circa 250 moduli di questo tipo e pesava circa 90 Kg. Questa dettagliata pagina è dedicata ai computer di bordo utilizzati nelle missioni spaziali URSS.

Vedi: https://en.wikipedia.org/wiki/Mir, https://history.nasa.gov/SP-4225/mir/mir.htm.

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