R-36M (SS-18 "Satan") onboard computer program memory

Demilitarized/scrapped but still very interesting! USSR technology!

Nota: le immagini di questa pagina sono state realizzate da chi mi ha venduto l'oggetto raffigurato.

Memoria magnetica di programma del tipo a trasformatori proveniente dal computer di guida di un missile balistico SS-18 "Satan" (R-36M secondo la designazione dell'ex-URSS). Non è chiaro se questo oggetto, datato 1981, sia stato effettivamente montato su un missile o se sia semplicemente un pezzo di ricambio, né da quale specifico modello di SS-18 provenga (R-36M oppure R-36MUTTKh).  Le dimensioni sono di circa 30 x 20 x 4 centimetri, il peso poco meno di 2 Kg. Come ho detto in altre pagine del sito l'uso delle memorie magnetiche in applicazioni militari è durato molto più a lungo nei Paesi dell'ex Patto di Varsavia che in quelli del blocco NATO, dove la tecnologia dei semiconduttori e dei circuiti integrati era evidentemente più avanzata. C'è da dire che indubbiamente le memorie magnetiche presentano un'elevata resistenza agli impulsi elettromagnetici (EMP) e non richiedono processi produttivi particolarmente complessi. La memoria, paragonabile ad una EPROM magnetica ed in sostanza una variante della c.d. "core-rope ROM", è organizzata in 28 blocchi a loro volta composti da 8 nuclei ciascuno. La costruzione è estremamente robusta ed è stato fatto largo uso di resine isolanti che danno all'oggetto un odore caratteristico e pungente. La memoria, come d'altra parte l'intero computer di guida dell'SS-18, era fabbricata dallo stabilimento NPO "Elektropribor" (НПО "Электроприбор", che significa letteralmente "Associazione Scientifica di Produzione/Applicazioni Elettriche"), oggi Khartron, in Ucraina. Le versioni più recenti del missile SS-18 impiegano ROM a circuito integrato. Altri esempi di ROM a trasformatori si trovano nella pagina di questo sito dedicata alle memorie a nuclei magnetici.

Aggiornamento 7.11.2017 - Questa memoria (sigla: 4А014 ЦР3.060.027 СхЭ) proviene dal computer di guida modello 15Л792 montato sugli R-36MUTTKh. E' stata prodotta nel Settembre 1981 dallo stabilimento PA Yuzhmash (Южмаш) nell'ex Unione Sovietica. Gli elementi magnetici che formano i 28 blocchi sono siglati "ФЭ".  

Vedi: http://web.mit.edu/slava/space/essays/essay-krivonosov.htm

Vedi: https://www.youtube.com/watch?v=wfpmRqg7ci8 (funzionamento della ROM "core-rope")

Anche: https://www.youtube.com/watch?v=WquhaobDqLU (si riferisce in particolare alla memoria ROM dell'Apollo Guidance Computer)

 

Vista dell'altro lato della medesima memoria. Alcune parti sono state rimosse (in alto a destra). I componenti nella parte bassa sono matrici di diodi a montaggio superficiale. L'SS-18 -testato nel 1972 e schierato a partire dal 1975- è un ICBM (missile balistico intercontinentale) di quarta generazione, significativamente più avanzato del predecessore SS-9 (R-36). Per almeno un decennio ha rappresentato l'arma sovietica più temuta dalla NATO, che non a caso gli diede il soprannome "Satan". Secondo alcuni analisti statunitensi metteva l'URSS in posizione di vantaggio nel caso di un attacco nucleare preventivo contro la stessa NATO, dal momento che poteva essere preparato per il lancio in tempi molto brevi, aveva un elevato carico utile (8.800 Kg), un raggio d'azione ampio (da 10.000 a 16.000 Km a seconda del modello) ed era dotato di più testate indipendenti rispetto al "rivale" USA, il Minuteman III. Si tratta di un missile a due stadi a propellente liquido (tetraossido di azoto + idrazina) lanciabile da silos a terra. Il primo stadio sviluppa una spinta di ben 460 tonnellate, superiore a quelle tanto del Minuteman III quanto del MX Peacekeeper. L'SS-18 è governato da un sistema inerziale di guida gestito da computer digitale di bordo, che rappresenta una delle prime applicazioni sovietiche dei circuiti integrati in questo tipo di apparecchiatura militare. I primi prototipi impiegavano al contrario una guida radio a microonde. Finita la Guerra Fredda è stato più volte impiegato come razzo vettore per la messa in orbita di satelliti in orbita bassa. La velocità massima in fase di rientro è di circa 7 Km/s. La gran parte degli SS-18 schierati sono stati avviati alla demolizione in base agli accordi del trattato START  II (che ha messo al bando i sistemi MIRV a testate indipendenti) tra il 1993 e la fine del 2009. Si stima che a tutt'oggi siano ancora operativi circa 150 missili SS-18, tutti in forza alla Federazione Russa. 

Dettaglio di due blocchi da 8 nuclei ciascuno. Come di norma in questo tipo di memorie, la parte superiore del nucleo/trasformatore è rimovibile per consentire l'installazione e la modifica dei fili che l'attraversano.

Un'altra fotografia ravvicinata di un blocco da 8 nuclei.

Dettaglio di un blocco di nuclei con la parte superiore rimossa; si vedono le linee di memoria ed il passaggio delle stesse all'interno oppure all'esterno dei nuclei.

Vista della memoria nella quale sono visibili le linee che attraversano i blocchi di nuclei a trasformatore.

Vista laterale della memoria con i numeri di serie.

Vedi: http://www.russianspaceweb.com/r36m.html; https://fas.org/nuke/guide/russia/icbm/r-36m.htm; http://www.russati.su/missiles/R-36M.shtml.

Capitolo dedicato all'SS-18 del libro Russian Strategic Nuclear Forces

Anche: http://archive.is/JAss.

Sul computer di guida dell'SS-18: http://boards.straightdope.com/sdmb/archive/index.php/t-463603.html.

Anche: https://www.stimson.org/sites/default/files/file-attachments/Lure_and_Pitfalls_of_MIRVs.pdf.

Pagina iniziale del Museo

Pagina del Museo dedicata alle memorie a nuclei magnetici